Progetto “La Forza delle parole”

Evento conclusivo del 26 giugno 2024

A chiusura del progetto, l’associazione C.a.m. GAIA rende noti i risultati conseguiti, attraverso un evento che si svolgerà on line il 26 giugno 2024.

Per partecipare al convegno

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Il C.a.m. GAIA commenta i dati statistici sulla criminalità

L’associazione Cam Gaia commenta i dati del Sole24ore

Criminalità, a Catanzaro numeri da record
CATANZARO è la provincia con l’indice di criminalità più elevato. Il dato, che prende in esame il numero di denunce del 2023, si ricava da un’indagine del Sole24Ore e si riferisce al Distretto giudiziario catanzarese che comprende quattro delle cinque province calabresi con la sola esclusione di Reggio Calabria.

Articolo apparso su Il quotidiano del Sud del 21 aprile 2024

CATANZARO è la provincia con l’indice di criminalità più elevato. Il dato, che prende in esame il numero di denunce del 2023, si ricava da un’indagine del Sole24Ore e si riferisce al Di-stretto giudiziario catanzarese che comprende quattro delle cinque province calabresi con la sola esclusione di Reggio Calabria.

Catanzaro e la sua provincia occupa in Italia il secondo posto per omicidi colposi, il sesto per incendi, il settimo per incendi boschivi, l’ottavo per le minacce. A commentare i dati è l’associazione catanzarese Cam Gaia, che supporta a 360 gradi le vittime di reato, fornendo loro assistenza di carattere sociale, legale e psicologico. Cam Gaia accende i riflettori sull’importanza della denuncia, sfatando il mito di una giustizia ‘tartaruga’.
«La provincia di Vibo è prima in Italia per minacce, quarta per percosse e tentati omicidi, ottava per omicidi volontari consumati, mentre Crotone è prima per tentati omicidi, incendi e incendi boschivi, terza per minacce. La piaga degli incendi boschivi si fa senti-re a Cosenza e provincia con un secondo posto complessivo e un terzo per gli incendi», segnala l’associazione.

«Chi denuncia – si legge nella nota – non deve sentirsi solo, non deve avere paura, abbiamo mezzi e strumenti per aiutare le vittime di reato, che seguiamo quotidianamente. Stiamo portando avanti con ottimi risultati il progetto “La Forza delle parole”, della Regione Calabria, realizzato con il contributo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia-Ministero di Giustizia, con l’attivazione gratuita di punti di ascolto, abbiamo aperto tre sportelli, a Vibo, Cosenza e Crotone e ci prendiamo cura della persona che ha subìto eventi traumatici, vissuto storie molte dolorose, offrendole uno spazio dove trovare rifugio e calore».

Webinar informativo “Spazio di ascolto e accoglienza per vittime di reato”

Si terranno il 15- 22 e il 29 febbraio a partire dalle 9.30 (per accedere clicca qui).

La dott.ssa Alessandra Mercantini illustrerà il servizio e le modalità di fruizione degli sportelli dedicati all’ascolto e all’accoglienza per vittime di reato, nell’ambito del progetto “La Forza delle Parole” finanziato dal Dipartimento per gli Affari di Giustizia- Ministero di Giustizia e realizzato in partenariato con la Regione Calabria e il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità- Calabria.

Durante il webinar in diretta sarà possibile avviare un dialogo e richiedere maggiori informazioni sul funzionamento e le modalità di accesso al servizio.

La partecipazione è estesa a tutti coloro i quali sono interessati e che sono quotidianamente impegnati a rispondere ai bisogni del cittadino.

Spazio ascolto e accoglienza vittime . “La forza delle parole”

E’ attivo dal 18 maggio 2023 un servizio integrato di supporto delle vittime di reato in condizioni di particolare vulnerabilità

Il servizio, garantendo riservatezza e gratuità, è organizzato per offrire uno spazio accogliente di ascolto, informazione e orientamento per le vittime di ogni tipologia di reato, come individuate nella Direttiva 2012/29/UE, abbraccia un’ampia gamma di reati che vanno dall’abuso, sfruttamento e maltrattamento dell’infanzia alla violenza di genere.

  • Chi ascolta le vittime dei reati?
  • Chi può dar loro indicazioni quando devono presentare una denuncia o aver informazioni su come si svolge un procedimento penale, sui loro diritti o sui sistemi di protezione previsti?
  • Come orientarsi sul territorio per trovare strutture o professionisti a cui rivolgersi in caso di bisogno di assistenza?

Il servizio nasce per dare risposta a questi interrogativi e in generale dall’esigenza di fornire una prima protezione alle vittime di reato, così come richiesto dalla normativa internazionale, fornendo una prima accoglienza psicologica e un accompagnamento verso i servizi presenti sul territorio.

La gestione del servizio è affidata a personale specializzato in possesso di adeguate conoscenze e competenze in ambito psicologico-giuridico, con particolare riferimento all’ascolto e alla relazione con le vittime; l’associazione C.a.m. Gaia assicura una tempestiva risposta di contatto per fornire informazioni alle vittime.

Il servizio è destinato agli utenti privati (persone adulte o minorenni) che vivono in forma diretta e/o indiretta l’esperienza di abuso, maltrattamento, violenza nonché ad operatori/trici di servizi pubblici (insegnanti, forze dell’ordine, Procure e Tribunali minorili ed adulti, personale socio-sanitario e dei servizi sociali territoriali, servizi sociali degli enti partner : Ussm, Uipe, Prap etc.) , ed anche altri enti o associazioni di vittime, per la costruzione di una rete di solidarietà.

CLICCARE QUI o SULLA LOCANDINA PER ACCEDERE AI SERVIZI

ATTI CONVEGNO 18 giugno 2020

Intervento Avv. ELVIRA PETROSILLO mediatore penale scolastico e familiare A.I.Me.F. componente dell’Associazione C.A.M. Gaia

Le crisi personali, coniugali e familiari portate nel contesto della mediazione familiare e le fasi critiche all’interno delle dinamiche familiari

21 marzo 2019 – CAM Gaia è ospite della Camera dei Deputati

Il 21 marzo 2019 si è tenuto in Roma, presso la Sala della Lupa della Camera dei Deputati, il convegno “Incontrare la giustizia, incontrarsi nella giustizia” in occasione del quale è stato presentato il documento “La mediazione penale e altri percorsi di giustizia riparativa nel procedimento penale minorile” e sono state esposte le raccomandazioni dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano.